MIRABILE AMORE

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MIRABILE AMORE, IL SUO!

 INTENTO

“Mirabile amore, il suo!” E’ il commento di coloro che osservano quel comportamento.

Ma chi ha un tale amore?

Innanzitutto Gesù, l’Amore incarnato; poi la beata Alexandrina, perfetta imitatrice; e –in sommo grado!- la Madre dell’Amore.

Infine, perché no?, qualche lettore, dopo ap-passionata lettura.

E’ questo l’intento nel presentare tre esempi di protagonisti dell’amore.

Invochiamo lo Spirito Santo che ci dia
luce intellettuale per comprendere
e fuoco d’amore per operare
nel quotidiano.

                                                        Eugenia Signorile

6 gennaio 2007

Incarnato, si palesa l’Amore!

*****

 

Questo lavoro si presenta come un piccolo mosaico fatto con pietre preziose estratte dalle miniere degli scritti della beata Alexandrina: i “Sentimentos da alma” e le “Cartas ao Reverendo Padre M.Pinho”, che qui verranno  indicate rispettivamente con  S e L.

I manoscritti originali si conservano nell’archivio di Balasar. I salesiani portoghesi ne fecero una copia dattiloscritta, usata per la causa di beatificazione. A questa attinsero i traduttori (coniugi Chiaffredo ed Eugenia Signorile).

Sono innumerevoli le pietre utili per tale mosaico. E’ stata penosissima la scelta: dover scartarne di belle quanto quelle scelte!

Nella traduzione si è usato il “Tu” nei riguardi di Gesù e di Maria, in conformità all’attuale usanza italiana.

COME INTENDERE CERTE ESPRESSIONI DEL LINGUAGGIO DI ALEXANDRINA

Le espressioni  del tipo: Gesù ( o Maria)  mi accarezza, mi bacia, mi stringe a sé, mi alita, ecc. vanno intese secondo il modo di esprimersi proprio dei grandi mistici, cioè in senso spirituale. Sono immagini del linguaggio comune e dell’espe-rienza nel campo materiale che non vanno prese alla lettera ma considerate come descrizioni di stati d’animo, di quanto avvie-ne nel campo spirituale. (cf. per es. il Cantico dei cantici”  e le liriche di S.Giovanni della Croce).

COME  AVVIENE LA COMUNICAZIONE DI ALEXANDRINA CON GESU’ E MARIA

La fonte più attendibile e chiarificatrice è indubbiamente il suo direttore spirituale padre Mariano Pinho.

Dalla Prefazione alla sua biografia “No Calvário de Balasar”  stralciamo:

 “Sappiamo con certezza che Dio parlò e parla alle anime in molti e svariati modi. Generalmente parla mediante lumi interiori che abbagliano l’anima, la  trasportano in un mondo sconosciuto dal quale ritornando in sé non sa dire né comunicare nulla. Tutto le pare menzogna.

Altre volte il Signore si comunica nell’intimo dell’anima mediante idee e immagini adeguate all’intelligenza umana., ma che Egli sceglie ed Egli stesso infonde, secondo le circostanze. L’anima allora ha l’impressione che Dio le parli distintamente e talvolta persino che le detti quanto desidera trasmettere.

Il più delle volte è Dio a manifestare in modo chiaro ciò che vuol far comprendere e l’anima lo traduce nel suo linguaggio personale, avendo la certezza di riprodurre esattamente il pensiero di Dio, sembrandole di non fare altro che trasmetterlo.

Crediamo fosse questo il modo più abituale delle comunicazioni di Dio ad Alexandrina”.

   

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