INTRODUZIONE
«Croce e
sorriso»? Ma non possono stare insieme! Fosse «croce o sorriso» in alternativa,
si capirebbe ... Eppure Alexandrina è riuscita a conciliarli; certo, non senza
una faticosa evoluzione!
Notiamo che vi
sono due specie di sorriso. Sentiamo Alexandrina:
"Devo farmi
violenza per nascondere il più possibile, con un sorriso ingannatore, tutto
quanto mi ferisce.
L'anima
piangeva mentre le labbra sorridevano, confortavano, consigliavano.
Ma un sorriso
molto diverso da quello delle labbra io ho, e lo sento continuamente: è un
sorriso interiore, sorriso dolce, sorriso tenero, sorriso che bacia e abbraccia
la volontà del Signore, sorriso che mi lega alla croce insieme con tutto il
dolore, per non lasciarla mai più: è Gesù che me la offre.
Questo sorriso
non è ingannatore".
Il sorriso che
ora ci parla mentre la contempliamo è un insieme di entrambi:
è il sorriso
di Gesù che vive in lei.
Nel febbraio
del 1952, in estasi, sentirà Gesù dirle: "Io parlo con le tue labbra, sorrido
sulle tue labbra".
Qui
presentiamo i tratti più salienti della nostra Alexandrina, illuminati da una
successione di flashes partiti da lei stessa: una specie di autoritratto (sono
brani tratti dai suoi diari e da lettere ai direttori spirituali).
Vedremo come è
riuscita a conciliare croce e sorriso; anzi, non solo vedremo, ma tenteremo noi
pure.
Infatti per
ciascuno di noi Gesù vuole l'aspirazione alla santità: «Siate perfetti come è
perfetto il Padre vostro» (Mt 5,48).
Contempliamo,
dunque, con tanto amore, e imitiamo!
Maria, aiuto
nostro, prega per noi!
14 settembre
1999 coniugi Signorile Esaltazione della Croce
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