Nella fase di vita
pubblica, alle estasi della Passione del venerdì seguono delle
estasi che non sono
riservate ad Alexandrina: Gesù si rivolge a tutti i presenti, anzi, all’umanità
intera.
Possiamo distinguerle
in due categorie: in alcune Alexandrina parla come messag-
gera di Gesù, in altre
è Gesù stesso che parla direttamente attraverso le labbra di Alexandrina.
“Dì al tuo padre spirituale che predichi fino a consumarsi,
affinchè io sia visitato e amato nella santissima Eucaristia. Sono io a volerlo.
Mi chiedano tutto quanto vogliono, stando alla mia presenza
(davanti al tabernaco) : è da lì che viene il rimedio per tutti i mali” L
(8-4-35)
“O figlia mia, dolore e croce, l’Eucaristia ed il Rosario! Mia
Madre santissima e la vittima di questo Calvario. Coraggio, andiamo a salvare il
mondo!
Parla, parla del tabernacolo alle anime affinchè io venga
ricevuto molte volte.
Parla dell’amore del mio divin Cuore come mezzo di salvezza:
Parla del Rosario” S (15-10-54)
“Parla alle anime, figlia mia, parla loro del Rosario e
dell’Eucaristia. Il Rosario, il Rosario, il Terzo, il Terzo! ( la terza parte
che contiene un gruppo di 5 misteri); il mio Corpo ed il mio Sangue!
L’Eucaristia, l’Eucaristia con le mie vittime: ecco la salvezza
del mondo!” S (29-10-54)
“Ascolta, innamorata folle delle anime, ascolta, innamorata
folle dell’Eucaristia.
Io sto qui nel tabernacolo solo per amore. Gli uomini non
comprendono questo amore.
Sto qui per essere alimento di vita. Gli uomini non vogliono
alimentarsi vivendo della mia vita.
Parla agli uomini del mio amore, comunica loro il mio amore! Tu
che sei stata creata per essere la distributrice di tutto ciò che è mio, parla,
parla, mia innamorata, parla, mia sposa, parla della mia Eucaristia! Chiedi alle
anime di venire al tabernacolo e di vivere del tabernacolo.(...)”
Io vidi che Gesù irradiava amore; sentii che Egli era tutto
dolcezza e carità. E vidi che le sue piaghe versavano sangue vermiglio, molto
vermiglio.(...)
“Questo sangue è sangue versato per amore. Sono piaghe ravvivate
giorno e notte da tante, tante anime che mi ricevono nell’Eucaristia
sacrilegamente.
Venite al tabernacolo, veniteci in grazia e ardenti d’amore!”S
(26-11-54)
“(...) Parla agli uomini di questo amore. Dì agli uomini che si
accostino a me: voglio darmi a loro molte volte; tutti i giorni, se possibile.
Vengano con i loro cuori puri, molto puri ed assetati.
Se verranno al tabernacolo con le dovute disposizioni e
pregheranno il Rosario, almeno la terza parte di esso, tutti i giorni, di
null’altro avranno bisogno per allontanare la giustizia di Dio.
Il Tabernacolo, il Rosario e le mie vittime,
la vittima di questo Calvario, sono sufficienti perché al mondo siano dati il
perdono e la pace.
Chi viene al tabernacolo vive puro, chi vive all’ombra di mia
Madre benedetta, vive della sua purezza.
E così, l’umanità vive quella vita nuova, pura, santa tante
volte raccomandata da me in questa cameretta”. S (10-12-54)
“Figlia mia, oh, come io vedo il mondo! Che cosa mai attende il
mondo!(...)
Parla dell’Eucaristia. Dì, dì che lì io sto come Uomo
e come Dio.
Dì che voglio che mi amino come amo io. Parla loro dell’amore
eucaristico e della necessità di ricevermi.
Parla loro del Rosario, parla loro dell’amore di mia Madre
benedetta.
Coraggio, figlia mia! Dolore e sangue, dolore e sangue per la
salvezza delle anime.
La tua vita dà vite, le tue tenebre dànno luce. Andiamo a
salvarle (le anime). (...) S (7-1-55)
“Le anime, le anime, il mondo che ti ho affidato, oh, come corre
verso l’abisso eterno! Oh, come esso notte e giorno con i suoi vizi al massimo,
arma la giustizia di suo Padre!(...)
Invita le anime a venire all’Eucaristia, a venire con vita,
purezza e amore, e non morte per il peccato, per il sacrilegio! (...)
Parla, parla della mia Eucaristia, parla della devozione al
Rosario di mia Madre benedetta.
Se tutto fosse fatto con perfezione, sarebbe sufficiente per la
salvezza del mondo”. S (1-7-55)
In queste estasi,
Alexandrina ripete le parole che sente dire da Gesù, rivolte all’umanità.
Riportiamo alcuni brani in ordine cronologico.
“Guai al mondo, se non si converte!(...) L’odio, la vendetta, la
superbia, l’ambizione perdurano ancora nei cuori degli uomini. Pensano a nuove
lotte e si preparano.(E’ appena finta la 2° guerra mondiale. Noi possiamo vedere
cosa è avvenuto dopo!).
Io vorrei prostrarmi davanti ad ogni uomo per chiedergli di non
offendermi. (...)” S (14-6-46)
“Udite chi parla, udite chi vi vuole (vos quer): è Gesù
che è la vostra vita.
Venite tutti a me! Vi chiama, vi ama (quer-vos) il mio
divin Cuore: venite tutti a me! Amatemi! Non peccate più! Presto, presto! Questo
invito è di Gesù.
Presto, presto, più orazione, più penitenza. Presto, presto a
rinnovare la vita e i costumi. Presto, presto, figli miei!
Ahi, per quanti questo invito arriva troppo tardi! Io ho
chiamato, ho invitato, ho preavvisato a tempo. Quanti e quanti hanno già
ricevuto la giustizia di mio Padre! E perché? Perché non hanno prestato
attenzione alla voce divina, all’invito di Gesù.
Già cadde la giustizia divina e più ancora cadrà. Già milioni di
peccatori sono stati castigati e altri milioni di peccatori stanno per
esserlo”.S (19-1-51)
“(...) Il mondo, il mondo, il povero mondo! Oh, se si
convincesse che deve cambiare il suo cammino e si affrettasse a venire al mio
divin Cuore!
Io sono padre, e come padre ho dato il sangue, ho dato la vita.
Io sono padre e, come padre, castigo per salvare.(...)” S (18-5-51)
“Ascoltate, ascoltate! Udite la voce afflitta di Gesù: vi sia
orazione, si faccia molta orazione e immensa penitenza.
Il cielo si squarcia, la giustizia divina cade. Date ascolto,
date ascolto, abbiate compassione del Cuore divino di Gesù.
Emendatevi, emendatevi! Gesù ve lo chiede: lasciate la lussuria,
la vanità e tutti i crimini! Il cielo si apre e dalle sue spaccature cade la
giustizia vindice.
Quanti avvisi, quanti richiami di Gesù!” S (19-10-51)
“Gesù ha sete delle vostre anime, Gesù vuol possedere i vostri
cuori. Voglio cuori puri, voglio cuori pieni d’amore.(...) Lasciate il peccato e
le false illusioni del mondo!
Mi feci vostro fratello, mi feci uno di voi, vissi come voi,
morii sulla croce per darvi il Cielo.
E in cambio, quale ricompensa ricevette il mio divin Cuore?
Una lancia, il rinnovarsi della mia Passione, una ingratitudine
continua. Il mio petto fu squarciato, il mio Cuore fu trafitto. Fu così sulla
cima del Golgota.
La stessa cosa continua ad essere in ogni istante.(...)” S
(27-6-52)
“Ascoltate, ascoltate! Preparatevi per la battaglia. Riempitevi
di Gesù per essere
forti.
L’Eterno Padre, l’Eterno Padre sta per applicare la sua
giustizia sulla Terra con tutto il rigore.
Povero mondo, che non dà ascolto alla voce di Gesù e alla voce
di sua Madre benedetta!” S (11-7-52)
“Gesù vi chiede con insistenza: non peccate più, non peccate
più!
Calpestate le vanità, i piaceri, tutto ciò che è peccaminoso.
E’ Gesù che parla, è Gesù che implora con tutto l’amore, con
tutta la tenerezza del suo Cuore divino: cambiate strada, cambiate strada,
seguite il Signore” S (18-7-52)
“Venite a me, cuori freddi, venite a me, cuori impietriti!
Venite a riscaldarvi, venite ad incendiarvi nella fornace ardente del mio divin
Cuore! Venite a modellarvi nel divino modello, che è Gesù!” S (1-8-52)
“ Io vedo la morte di milioni e milioni di anime. Si faccia
orazione, si faccia penitenza, vi sia emenda di vita!
Gesù chiede, Gesù avvisa perché ama molto, ama infinitamente” S
(26-12-52)
“Venite a me, venite a me, figli miei, venite a me, figliolini
del mio sangue divino! Figliolini, figliolini, parola tenera! Figliolini,
figliolini, parola d’amore uscita dal Cuore di Dio attraverso le labbra della
grande vittima di questo Calvario, della più grande vittima che Gesù ha scelto
sulla Terra, perché fosse immolata in questo secolo dei più grandi vizi, dei più
grandi crimini, della più grande inondazione di iniquità.
Sono triste, tristissimo. Sono triste e piango, figlia mia,
diletta figlia mia, colomba bianca che svolazzi sopra i miei tabernacoli, fiore
profumato che li adorni con le varietà delle virtù”. S (20-2-53)
“(...) Mi feriscono la vanità e la disonestà sulle spiagge, nei
cinematografi, nei balli; si pecca orribilmente nei casinò e nelle case di
vizio; si pecca nella famiglia, si pecca in tutte le categorie. Ah, quanto
soffre il mio divin Cuore!
Venite a me voi tutti che avete errato, venite a me voi tutti
che siete freddi: voglio perdonarvi, voglio riscaldarvi. Venite a me, venite a
me voi tutti che siete ammalati: voglio guarirvi, voglio sanarvi le vostre
anime”.S (4-9-53)
“Imparate da questo Calvario! Imparate da Gesù che è puro,
mansueto ed umile di Cuore. Imparate, imparate, figli miei, imparate ad amare,
imparate a soffrire, imparate a portare la vostra croce!
Io sono il Maestro, io sono il Modello che dovete imitare.
Imparate da me.
(...) Ormai non posso, ormai non posso tener sospesa per altro
tempo la giustizia di mio Padre. Dura, dura frase: non può nulla il Signore, non
può nulla Gesù con la giustizia vindice del suo Eterno Padre!” S (27-11-53)
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